Il nome
Irene ha origine greca e significa "pace". Nella mitologia Irene era una delle Ore, figlia di Zeus e Temi, venerata come dea della pace e della giustizia, spesso ritratta con un bimbo paffuto tra le braccia, con la cornucopia e i rami di olivo, simboli di prosperità in tempo di pace.
L'approccio teorico a cui la Comunità Irene si ispira è la terapia non direttiva, in cui il rapporto empatico terapeuta-utente o educatore-utente diviene il punto di partenza per un cammino di graduale approfondimento, riflessione e rielaborazione dei propri vissuti, sempre nel costante rispetto della libertà di scelta della persona. Quindi l'attenzione espressa in un rapporto caldo e vicino, insieme all'autorevolezza fondata su un'adeguata professionalità, fanno il clima nel quale la persona si riconosce, si modifica e cresce.
Altro concetto fondamentale, mutuato anch'esso dalla terapia non direttiva, è riferito alla capacità che ogni persona possiede di risolvere i propri problemi, se messa in una condizione favorevole per farlo. E' l'utente che diventa protagonista della propria storia e del suo stesso cambiamento.
L'equipe è composta da educatrici suore e laiche e da personale volontario per attività integrative. La comunità rimane l'ambito educativo, altre funzioni vengono offerte da personale specializzato esterno: aspetti medico-sanitari, psicoterapia, formazione professionale.
Oltre alla struttura abitativa principale, la comunità dispone di appartamenti per la fase di rientro e di un laboratorio, dove a scopo educativo si svolgono diversi lavori artigianali.